Le tappe di un percorso nutrigenomico

percorso nutrigenomico

Qual è il percorso nutrigenomico più adatto al paziente? 

Non esiste un unico percorso. 

E’ indispensabile costruire il percorso su misura, personalizzandolo sulla persona. 

Possiamo dire che ogni paziente ha il suo!

Generalmente si possono comunque individuare 3 step che costituiscono un percorso nutrigenomico.

Il primo step è il colloquio orientativo o già prima visita. 

Si incontra il paziente e si fa la prima visita nutrizionale e successivamente si sottopone al paziente un questionario Anamnestico per definire il percorso. 

Come ultima passaggio del primo step c’è la compilazione di alcuni documenti (ad esempio l’informativa sulla privacy)

Il secondo step consiste nelle analisi nutrigenetiche e biochimiche. Si tratta nello specifico di test con tampone salivare più un eventuale analisi biochimica con prelievo di sangue.

Nel dettaglio:

il Test nutrigenetico con prelievo salivare basato sul proprio DNA permetterà di scoprire le predisposizIoni genetiche su come l’organismo risponde PER COSTITUZIONE agli alimenti, all’invecchiamento precoce, come regola le riserve di grasso, come stimola l’appetito.

Il test è assolutamente non invasivo. Si tratta di un semplice tampone salivare. Tanto semplice quanto utile e completo per conoscere tutte le informazioni che riguardano il nostro organismo, il suo funzionamento, la sua composizione e le predisposizioni verso possibili patologie. Svolgo test mirati che servono a studiare diversi aspetti della nostra salute.

Ciascuno è composto di specifiche analisi:

  • DNA e Dieta – intolleranze alimentari
  • DNA e Sport – stati infiammatori e muscolari
  • DNA e Psiche – benessere fisico e mentale – Per individuare la carenza di acido folico e vitamina D che causano un calo del tono dell’umore. Valutazione del gene BDNF che identifica la capacità di recaptare la serotonina, che da alla persona un maggior equilibrio emotivo.
  • DNA e Invecchiamento – Metabolismo e stress ossidativo – I livelli del gene SOD3 indicano la capacità di combattere l’invecchiamento cellulare.
  • DNA e Microbiota – individuazione di tre geni predisponenti alle malattie del sistema gastro-intestinale.

il Test biochimico con prelievo di sangue permetterà di verificare lo stato di salute del paziente ed ottimizzare al meglio la strategia alimentare e l’integrazione, sulla base delle predisposizioni individuate e delle carenze micro-nutrizionali (es: deficit vitamina D, squilibrio bilancia infiammatoria, deficit di vitamina C, folati, eccesso di omocisteina, ecc…).

Il terzo step è la visita nutrigenomica in cui costruisco insieme al paziente un Action Plan, un vero e proprio piano d’azione: dieta + stile di vita + nutraceutica.

In sintesi direi che durante la visita nutrigenomica:

  • Consegno i referti e mi occupo della visita a completamento dell’ anamnesi e delle indagini nutrizionali eventualmente non effettuate prima.
  • Elaboro un programma alimentare personalizzato con consigli su stile di vita, attività fisica, 
  • indico un supporto Nutraceutico mirato.  Micronutrizione in base agli squilibri e deficit biochimici.
  • infine mi accordo con il paziente per la visita di controllo ed eventuale programmazione di ulteriori indagini (FOLLOW UP)

Quindi oggi possiamo realizzare piani alimentari altamente personalizzati sulla base delle caratteristiche genetiche di ogni persona. La nutrigenomica ci porta al di la’ del modello calorico classico dell’alimentazione. Oggi sappiamo che la risposta genetica all’alimento assunto è di gran lunga più importante del semplice bilancio calorico.

Condividi questo articolo